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Ciao Francesco,
direi che si percepisce benissimo il punto in cui finisce il gioco e la vite comincia ad impegnare la filettatura della chiocciola. Tutto sta nel caricare in modo opportuno la lamella che tocca la zigrinatura del nonio: io ho ottenuto lo scopo selezionando alcune rondelle in base al loro spessore. Dopo due o tre prove si riesce a trovare la combinazione ideale.
Saluti Giuseppe.

Scusate l'intervento a gamba tesa al mio secondo post.
Non è che sia un esperto ma mi ritengo un buon osservatore.
In realtà la regolazione mostrata da Franco non serve a recuperare il gioco (Backlash) in quanto lo stesso è in realtà dato dalla necessaria differenza di quote tra vite e dado di scorrimento per cui non è modificabile se non dividendo il dado in due parti e regolando questa distanza con un meccanismo molto semplice (io l'ho realizzata sul mio cinesino). Oltretutto non si può azzerare sennò la vite non riuscirebbe a girare.
Quella regolazione serve ad aggiustare l'altezza del dado per fare in modo che lo stesso si possa muovere liberamente durante tutta l'escursione del carro ed incide in modo particolare quando il dado lavora in prossimità della larghezza massima, infatti se fosse troppo alto o troppo basso, quando il dado si trova in prossimità del foro dalla parte del nonio, la vite verrebbe spinta a forzare verso il foro nella parte alta o quella in basso incidendo sullo sforzo necessario per spostarlo, invece lo sforzo dovrebbe essere costante su tutta l'escursione.
La modifica di Giuseppe invece mi sembra tratti del problema di gestire la regolazione della frizione, intesa come sforzo, per far si che il carrello non indietreggi sottoposto ad una pressione.
Sui piccoli torni è una questione di equilibrio tra la regolazione della pressione dei lardoni sulle guide (minimizzando il relativo gioco senza frenare troppo) e la regolazione del gruppo volantino, nonio, cuscinetto (se c'è, nei cinesi ad esempio non esiste) od almeno questo è quello che ho imparato sul mio.
Un saluto
Giorgio