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Ciao Franco,
proprio quello, quanto a "sofisticato" non so, complicato si....
Saluti e buone feste, Giuseppe.

Seguono le ultime tre foto
Il modulo in "assetto di guerra" col blocchetto Stevenson che tiene una punta da 9 mm che sarà affilata nel video e le ultime due il risultato dell'affilatura autocentrante.
Come si può vedere un gran bel risultato.
La punta utilizzata fa parte di un cofanetto di punte in HSS da 1mm a 10 mm con passo di 0,5mm, acquistato alla Lidl, che ha evidenziato un'affilatura approssimativa nel senso che all'inizio dell'affilatura, mentre formavo i taglienti principali, ho notato la non perfetta simmetria degli angoli dei due taglienti (uno è arrivato a bordo punta prima dell'altro) e dunque anche la loro dimensione in lunghezza.

Una considerazione sulla rettificatrice che nata quasi per gioco si è rivelata uno strumento estremamente versatile, grazie anche alla colonna che sorregge il motore e l'albero porta-mola che è montata su un braccio articolato che permette un grandissimo numero di setups a seonda di ciò per cui la si vuole usare. Prossimo, e veramente ultimo, upgrade, un motore più potente perchè quello attuale con i suoi 200 W non è particolarmente potente

Ciao Franco

Ciao a tutti
Forse qualcuno ricorderà un post dove ho descritto il mio laboratorio per il quale ripresi il motivo pubblicitario di una nota Banca... “costruita intorno a me”..., ad indicare il fatto che è talmente piccolo che ho veramente tutto intorno a me. Questa cronica mancanza di spazio mi ha fatto vedere la rettificatrice presentata da Paolo come una soluzione che mi permettesse di recuperare un poco di quello spazio vitale in un laboratorio. Ovviamente la soluzione non era aggiungere un ulteriore macchinario, ma possibilmente dismetterne qualcuno. Paolo ha realizzato tutto da zero e senza porsi problemi dimensionali, dai quali invece io non posso derogare, mentre dal canto mio ero avvantaggiato dal fatto di avere già realizzato una rettificatrice tangenziale, descritta nelle pagine precedenti, e sarà anche la macchina che verrà eliminata. Da essa ho recuperato il cannotto porta-mola, al quale posso associare tutte le mole che utilizzavo nella precedente realizzazione, e che vedete nella prima foto sotto, e le due pulegge del porta-mola e del motore. Dalla scatola delle cose che non si buttano via perché possono tornare utili un domani, ho tirato fuori un motore, di cui non ricordo la provenienza, da 20 V e 20.000 rpm che inaspettatamente ha una buona potenza unita ad una discreta silenziosità. Qual’era l’idea...quella di costruire un insieme mola motore che potesse essere preso nel portapinze ER32 della fresatrice, così da sfruttare la discesa centesimale della sua testa lungo la colonna. In questo modo avevo anche una robusta tavola a croce, recentemente rettificata in un’officina specializzata, che sostituisce quella della Proxon che al confronto è un giocattolo. Mi restava da realizzare il supporto per motore e porta-mola. Ho utilizzato un angolare di alluminio da 50x50 mm spesso 5 mm. Sulla parete verticale ho praticato ad una estremità una finestra allungata per far fuoriuscire il codolo del porta-mola su cui si caletta la puleggia e in corrispondenza di questa, ma sul piano orizzontale i due fori asolati M5 che fissano saldamente il cannotto porta-mola alla base.
All’altra estremità della parete verticale ho praticato il foro per far fuoriuscire l’alberino del motore e i due fori corrispondenti a quelli filettati M4 presenti sul frontino del motore per bloccarlo ad essa. Al centro del piano orizzontale ho praticato un foro da 14 mm per il codolo che verrà preso nel portapinze ER. Ho realizzato un codolo da 20 mm con base conica a contatto della staffa di 31 mm e dente filettato M14. Questo per poter dare alla staffa quanta più rigidità possibile.

Un ultima cosa, il foro da 14 mm nella staffa ha un perché… 14 mm è anche il diametro del perno della mia torretta portautensili del tornio...eh si cari amici, tolto il codolo da 20 mm per l’uso con la fresatrice, la stessa staffa si monta sul carrino del tornio e diventa una rettificatrice da tornio, come quella di Paolo.
E' rimasta solo la prova di rettifica che vedete nel filmato.

Sono partito da un pezzo di acciaio lavorato col fly cutter.
Il risultato è soddisfacente considerando la grana della mola, 40 ed il fatto che ho fatto solamente un passaggio di andata e ritorno su tutta la superficie, ma sono più che sicuro che la mola avrebbe mangiato ancora effettuando un’ulteriore passata senza modificare la quota, a tutto vantaggio della finitura. Comunque questo aspetto sarà oggetto di affinamento fino ad ottenere un aspetto degno di una rettifica professionale
Nel filmato si vede il pezzo che mostra segni di rettifica non omogenei, dovuti al fatto che la mola non era stata rettificata e non mangiava con tutta la sua faccia ma solo con una parte. Dopo la rettifica della mola la situazione è cambiata drasticamente.
Resta inteso che gli stessi moduli affila frese ( taglienti frontali e laterali) e affila punte a forare sono sempre utilizzabili montati sulla tavola a croce della fresatrice. In conclusione un accessorio utilizzabile con fresa e tornio che mi ha permesso di eliminare una macchina specificamente costruita, anche se piccola, e recuperare un po di spazio.

Un saluto a tutti
Franco

Ultima la rettificatrice montata sul tornio