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Ciao Luciano
sarebbe utile conoscere il materiale sul quale hai fatto le prove.
Come saprai la Vt (espressa in m/min) è un parametro dato dal costruttore dell'utensile e varia a seconda del materiale su cui quell'utensile viene impiegato. In mancanza del dato costruttivo si può far ricorso a tabelle di uso generale nelle quali è indicata la Vt per utensili costruiti in un dato materiale ed utilizzati su materiali diversi. Dal tuo post, dove indichi una Vt pari a 20 si potrebbe dedurre che le prove le hai fatte su acciaio dolce. In questo caso per frese in HSS sarebbe una Vt adeguata (non lo sarebbe se il materiale fosse per es. alluminio, che richiederebbe una Vt pari a 70/80) ed anche il regime di rotazione, che hai detto ricavato dalla formula presentata da Rick, sarebbe corretto. Dalla descrizione della seconda serie di frese (2-12 mm) sembrerebbe che queste siano in metallo duro (carburo di tungsteno), se così fosse una Vt pari a 20 sarebbe del tutto inadeguata, infatti le tabelle riportano per utensili di questo materiale operanti su acciaio dolce una Vt pari a 85/100. Al parii della Vt è importante anche la velocità di alimentazione (avanzamento). Un avanzamento troppo rapido, in presenza di una Vt inadeguata (bassa) farebbe sì che alla fresa venisse presentato più materiale di quanto ne possa asportare, con conseguente cedimento del tagliente. Questo potrebbe essere, a mio avviso, il motivo della rottura. Le frese in carburo sono molto più dure di quelle in HSS, ma anche molto più fragili, per cui non sopportano urti forti come potrebbero essere quelli subiti in fase di attacco sul pezzo.

Ciao Franco

Ciao Luciano

Si hai capito benissimo, per ogni materiale da lavorare lo stesso utensile ha una Vt diversa. Qui trovi le tabelle che ti servono

http://www.maxgranato.it/scuola/cat_view/26-scuola/36-tecnologia-meccanica.html

una volta aperta la pagina clicca su "Tabelle velocità di taglio" e scaricherai una dispensa in pdf tratta dal manuale SEI di tecnologia meccanica (fonte autorevolissima). Ma anche il prospetto redatto da Rick ( lo vedi nel video che hai citato) è più che sufficiente. Gli acciai dolci sono quelli con basso contenuto di carbonio (al crescere della sua percentuale nella lega cresce anche la durezza dell'acciaio), Il C40 è un acciaio mediamente duro, temprabile, usato nelle costruzioni di pezzi meccanici.
Le frese in HSS sono frese di uso generale con un rapporto qualità prezzo abbastanza vantaggioso. Credo che proprio per il loro costo ragionevole siano le più diffuse nei corredi hobbistici. Ovviamente anche tra le frese in HSS bisogna fare dei distinguo nel senso che la loro qualità cresce con l'aumentare del tenore di cobalto presente (e cresce anche il prezzo). Le frese in metallo duro, se non servono per lavorare materiali particolarmente tenaci, ha senso averle se sono importanti le tempistiche di lavorazione perchè con le loro Vt decisamente più alte di quelle in HSS permettono tempi di lavoro ridotti. Per quanto riguarda gli acquisti, onestamente ti dico che uso frese acquistate un po dove mi capita (ARC, Chronos, il polacco che saltuariamente viene in città..ecc) con un'attenzione particolare al prezzo. Una cosa però che curo particolarmente è il loro stato di usura (sono sempre affilatissime).
Spero di non averti annoiato
Ciao Franco

Ciao Franco
Condivido pienamente quello che ha detto Massimo, non so come ringraziarti, hai chiarito tutti i mie dubbi, sei stato gentilissimo non mi hai annoiato affatto, anzi sei stato chiarissimo, grazie di nuovo.
Salutoni Luciano

Ciao Luca
Ti ringrazio tantissimo dei tuoi consigli, e farò sicuramente come dici tu, sono andato a vedere nel sito da te elencato, ho visto che ci sono tantissime frese, ce ne sono da 2 da 3 da 4 da 5 taglienti, io essendo poco pratico mi domando, con quanti taglienti è meglio acquistarle e se possibile dirmi perché servono più o meno taglienti. Grazie
Ciao Luciano

Ciao Luca, grazie dei preziosi consigli.
Ciao.
Luciano