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Un paio di passi indietro, mi regalarono una ventina di troncatori, trovati nella solita cantina, di un materiale talmente duro da non essere intaccato neanche dalla mola di colore verde usata per recuperare ed affilare le punte al carburo spezzate.
Tra tutti i portatroncatori che posseggo non ve n'è uno adatto dimensionalmente alle barrette in mio possesso. Non mi rimaneva altro che costruirne uno.
Ho provato l'attrezzo, è andato oltre le mie previsioni, affonda come il coltello nel burro.
Se avete domande sono qua.
Qualche foto e alla prossima.

ciao mario

Ciao Luca,
Finalmente qualcuno che fa capolino sul blog, sono un po' preoccupato per Giuseppe (Glob), è da un po' che non si sente spero che sia solo perchè è in vacanza.
Ho scattato una foto dove si vedono se scitte sulla barretta, se scopri cos'è soddisferai anche la mia curiosità.

ciao mario

Era di un signore quasi centenario che in gioventù rappresentava dei fornitori meccanici, anche di fiat. Tutto ciò è rimasto ... seppellito in una cantina per una quarantina di anni.
I casi della vita, pensa che ho scoperto, ritrovando nella stessa cantina una foto di gruppo della 1a media con me e suo figlio ... compagni di classe. Ci siamo reincontrati dopo più di 50 anni per una fotografia ritrovata. Quasi come un romanzo !!
Per la seconda parte ci sentiamo via mail.

ciao mario

Grazie Mario, un paio di considerazioni/domande:
Hai fatto in modo da portare la lama fuori dall'alloggiamento porta utensili: presumo che la scelta sia obbligata dalla considerevole altezza della lama, che ha quindi una notevole rigidezza e resistenza, ma per contro avrebbe il tagliente troppo in alto. E' così o c'è un altro motivo?
Se non vedo male mi pare che la lama appoggi sulla barretta riportata e avvitata sotto: così la reazione della lama alla forza del taglio si scarica sulle due viti di fissaggio, no? Non sarebbe stato preferibile ricavare nel blocchetto la sede inferiore e fissare la lama con la barretta avvitata sopra? Come mi pare tu abbia fatto in un'altra realizzazione.

Per sapere di che materiale sono basta usare le limette colorate (quelle vendute anche dai cinesi) che servono a stabilire il grado di durezza.
Così a naso dovrebbero essere almeno HRC60 se non addirittura HRC 65. usate nei cntri di lavoro automatici della fiat.
Doveveno durare almeno un turno di lavoro senza bisogno di affilatura, altrimenti si fermava il centro di lavoro.
Lavoravano su acciai legati del tipo albero a collo d'oca o albero a camme, che già di per sè erano un HRC 40.
Io le histe in funzione alla BiMu del 1980 ogni 30 minuti dal grezzo usciva un albero a collo d'oca finito.
Un saluto a tutti
Paolo