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Autore ArgomentoBQ WHITBOX 2 stampante 3D
EM500
Raffinato Tornitore
Posts: 380
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Post BQ WHITBOX 2 stampante 3D
il: December 16, 2018, 09:35
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Buon giorno a tutti

Visto l'imperversare del clima natalizio, mi sono auto-convinto che anch'io dovessi avere una stampante 3D, pur non sentendone un bisogno impellente (io amo fare dei trucioli metallici), alla fine ho optato per una stampante pronta all'uso cioè la Whitbox 2. Devo dire che nonostante il mio scarso entusiasmo sono riuscito a stampare quasi subito, già con la dotazione di PLA allegato nella scatola, spruzzando della lacca sul piano di vetro. Dopo un po di esperienze ho capito che i migliori risultati si ottengono applicando sulla superficie del piano del bi-adesivo sottile ma molto potente, che poi si toglie con acqua calda.
Nonostante i primi innegabili progressi, sussiste il problema che se stampo ad esempio un pezzo con base rotonda va tutto bene ma se voglio realizzare una qualcosa con base quadrata o rettangolare, vedo che sui quattro angoli la base si imbarca e si solleva verso l'alto di qualche decimo, evidentemente nella posa del primo strato qualcosa non va come dovrebbe. La calibrazione la faccio come da manuale, la temperatura di estrusione è 200°, ovviamente se il piatto fosse riscaldato qualcosa migliorerebbe, ma questa stampante offre solo il piatto freddo. ma siccome non mi arrendo mai ....
Avrei due domande e un suggerimento da fare a chi ha affrontato questi problemi prima di me:

    [/list] Vorrei costruirmi un piano riscaldato da 300X200mm come mi consigliate di fare, sapendo che la Whitbox-2 non ha l'elettronica per supportarlo ?.
    [list]

Pre stampare con del PLA caricato con carbonio, il piano riscaldato è proprio indispensabile ?
[list][/list] Se qualcuno fosse orientato verso l'acquisto di questa stampante, sappiate che durante l'inversione di marcia dei motori X e Y il piatto ha delle vibrazione che secondo me non dovrebbero esserci ma siccome è praticamente a "sbalzo" è un problema che deve essere risolto, perché ho il forte sospetto che possa contribuire al difetto che ho segnalato sopra.

Fede

cosimo030
Raffinato Tornitore
Posts: 374
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Post Re: BQ WHITBOX 2 stampante 3D
il: December 17, 2018, 12:02
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Ciao fede per quanto riguarda il sollevamento degli angoli col primo strato, potrebbe essere la calbrazione non corretta in quanto il Pla non viene schiacciato sul piano ( non parlo da esperto, avevo lo stesso problema inizialmente), ho risolto facendo una calibrazione più accurata, in pratica quando inserisco il foglio di carta tra l'estrusore e bed non deve scorrere libero ma deve sentire un minimo attrito. Per quanto riguarda il Piano la mia anet8 è riscaldato e non ho provato a tampare a freddo. Sulla costruzione di un piano riscaldato non
credo ci siano problemi, per l'elettronica se qualcuno del forum è in grado ti può aiutare magari utilizzando arduino.
Saluti Cosimo

EM500
Raffinato Tornitore
Posts: 380
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Post Re: BQ WHITBOX 2 stampante 3D
il: December 17, 2018, 19:52
Cita:

Grazie Cosimo
Vedo che Rick usa il piano riscaldato anche per stampare il comune PLA, mi era stato detto che il PLA nel raffreddarsi non ha i problemi di deformazione come hanno altri tipi di polimero tipo nylon, ABS o altri.
Ad ogni modo mi sto già procurando i materiali per fare un piano riscaldato funzionante a 24 VDC con controllo PID, così poi potrò trarre delle conclusioni in base all'esperienza che mi farò.
Se ho imparato a fare dei trucioli, imparerò anche a fare degli spaghetti.... !

Grazie ancora
Fede

EM500
Raffinato Tornitore
Posts: 380
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Post Re: BQ WHITBOX 2 stampante 3D
il: January 26, 2019, 13:06
Cita:

Rieccomi
Devo riconoscere che questa stampante se usata con il PLA e il suo piatto originale in vetro è veramente ottima e sono contento di come funziona, ma perchè fermarsi solo al PLa e non provare a dotarla di un piatto riscaldato ??.

Purtroppo però qui sono cominciati i problemi perchè non si conosce di che tipo sia il sensore e non esiste modo di regolarne la sensibilità, Questa stampante robusta e molto compatta viene venduta solo con piatto freddo che è costituito da una base fatta da due vetri da 3mm cad. di colore bianco incollati tra di loro, a tenere uniti i due vetri cè uno spessore di colore nero che però non è solo silicone o colla perchè è fortemente attratto dai magneti e quindi non può essere alluminio e non è magnetico di per sè.

Abbiamo quindi realizzato un piatto riscaldato usando una piasta riscaldante tipo ANET A8 trovata su e-bay. L'abbiamo poi fissata sotto ad una piastra di alluminio ergal spessa 3mm ponendo su di essa una lastra di vetro trsparente in silicato di boro per forni, spessa 3,2mm. Durante le prove di allineamento a freddo però l'ugello và a cozzare contro la superfice perche il sensore perchè non riesce a leggere il piano di vetro.

Abbiamo, tolto il vetro per forni e sostituito con un vetro normale piu sottile (2mm) ma con superfice bianca (opalina?) ma ancora il sensore non lo legge e l'ugello urta nuovamente sulla superfice del vetro, dedotto che se il sensore non legge il vetro bisogna non mettercelo.
Non essendoci possibilità di regolare la sensibilità di lettura del sensore siamo fritti.

Per provare (sempre a freddo) si è tolto di mezzo il vetro e rivestito il piano superiore della piastra di alluminio con del nastro Kopton (problematico da stendere !) ci siamo però accorti che così facendo il sensore leggea correttamente il piano di alluminio ma non teneva conto dello spessore pur esiguo del nastro kopton.
Come ultima risorsa abbiamo tolto il rivestimento fatto con il nastro Kopton dal piano di alluminio, poi attivato il riscaldamento del piano a 80 gradi, abbiamo rifatto le stessa prova di allineamento questa volta però a caldo. Risultato: anche il calore influisce sulla distanza di lettura del sensore perchè ci siamo accorti che dopo aver fatto l'allineamento corretto e regolato l'offset, quando parte effettivamente la stampa l''offset si altera e l'ugello si allontana di quasi 2mm dal piano di stampa.

Si presumeva che il sensore fosse tarato per leggere un piano metallico ad una certa distanza max e quindi abbiamo utilizzato un vetro del medesimo spessore ma non funziona nemmeno usando un vetro piu sottile, è evidente che con il piano in alluminio la distanza di lettura del lettore diminuisce, ora si scopre che anche l'irraggiameto infrarosso dovuto al calore ci mette del suo.

Non siamo molto speranzosi ma alla fine se mai ci riusciremo e tutto funzionerà condivideremo disegni e relative foto del nostro espirimento, in caso contrario il bidone dei fallimenti è sempre quì a portata di mano.
Se qualcuno con esperienza in materia vuole aggiungere qualche suggerimento sarà il benvenuto, male che vada torneremo ai vecchi amati truccioli metallici.

Mi sono espresso al plurale perche questa cosa la stò affrontando con il valido contributo di un mio nipotino entusiasta di stampa 3D (già iscritto a questo forum) il quale ha opportunamente "fiutato" l'oppurtunità di appoggiarsi allo zio pensionato e bontempone appassionato di micromeccanica (che odiava la la stampa 3D), ma che ora spronato da giovane leone, stà cambiando drasticamente idea.

Saluti
Fede

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