Mmmmmm, chissà se qualcuno si è chiesto: "che fine ha fatto il mario ?" pensando che siete stati fortememente preoccupati, vi siete strappati tutti i peli e avete domandato anche al salumiere: "ma.. il mario ?" e sapendo che non potete fare a meno di me faccio capolino . Nonostante varie peripezie non ho mollato il progetto e ,come sempre, ne condivido un'altro pezzetto.
Finalmente ho cucito insieme le varie parti che compongono l'elettronica, come base ho utilizzato delle piastre in vetronite saldate tra loro per raggiungere la dimensione atta a contenere le varie parti e cioè: 3 Driver per motori, il router (non so se il termine è corretto, mi riferisco alla scheda che si interfaccia tra PC e driver), L'alimentatore per gli step motor, l'alimentatore per i 5 V.
Dopo aver ben ben cercato in rete l'alimentatore che poteva fare al caso mio ho visto che oramai o acquisti uno switching o ciccia. A questo punto ho deciso per il fai da te che si è tradotto in: Recupero di un trasformatore toroidale di una ventina di volts d'uscita da un vecchio inverter per computer, attaccato al trasformatore di recupero come un pesciolino attaccato all'amo vi era anche un bel ponte diodi da 25 A (cannibalizzato anch'esso), l'aletta di raffreddamento per il ponte è stata estirpata dalle trippe di un vecchio pc, un paio di condensatori elettrolitici da 4700 microF (questi purtroppo nuovi), regalati da un amico. Gli ingredienti ci sono tutti per un bell'alimentatore.
Leggendo le specifiche della scheda di pilotaggio, il 5 V per le logiche suggeriva di prelevarlo dalla presa USB del PC. Sono inorridito, e fatto 31, ho deciso di mettere insieme anche l'alimentatore per i 5 V. Un classico con il famoso 7805, anche qui tutto di recupero trasformatorino compreso.
Dalle foto potete vedere ed eventualmente bannarmi a vita...
Il bello è venuto dopo, il momento della verità, si muoveranno gli assi, non si muoveranno, avevo acquistato una schedina PCI-parallela da abbinare ad un portatile non più di primo pelo, notoriamente sprovvisti delle porte che a noi sono utilissime, Parallela e RS232. Installato la schedina, l'indirizzo della porta assegnata come n.3 era fdf0, non c'è stato verso di cambiarlo, ed il programma (Mach3) che stavo utilizzando per provare il tutto non la vedeva.
Il mio innato ottimismo mi ha fatto dirottare sul mio pc fisso, giusto per provare se tutto funzionava, ALIMORTACCI non mi ero mai accorto che non aveva neanche una parallela, tutte USB .
Mando un SOS tra gli amici e mi portano il PC portatile di Garibaldi (si si quello che andava a Marsala, io invece vado a grignolino !) 400 Mhz 256 k di ram 5 Giga di HD Windows 98 una cosa da prendere con 2 dita come si fa con i calzini sporchi... ma con la sua porta parallela .
Spiano il 98, monto Win XP, sego tutto l'inutile, tutti i servizi, installo mach3 e con un minitracker osservo che finalmente dalla parallela escono dei segnali. Unisco PC e Fresa e riesco a fare muovere gli assi utilizzando i comandi manuali di Mach3 (le frecce). Se tento di caricare un GCode il sistema esegue un po' di comandi e poi si blocca tutto e bisogna spegnere il PC.
Va bene, ho portato a casa il risultato di sapere che il tutto funziona e che fin'ora non ho fatto vaccate ma adesso devo pensare a come mettere insieme una macchina che gestisca il tutto.
Cosa ne dite se acquistassi una scheda parallela da montare sul pc fisso? Oppure è meglio cercare un pc vecchio ma non troppo, anche se a me l'idea di utilizzare un portatile mi piaceva assai.
Stretta e la strada larga è la via dite la vostra cho io ho detto la mia.
ciao a tutti
mario iw1cmc
|