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In questo clima epico cavalleresco, la mia parte oscura prende il sopravvento e irrefrenabilmente propongo una poesia in tema, di Giovanni Visconti Venosta.
ciao mario

Passa un giorno, passa l'altro
mai non torna il prode Anselmo,
perchè egli era molto scaltro
andò in guerra e mise l'elmo...

Mise l'elmo sulla testa
per non farsi troppo mal
e partì la lancia in resta
a cavallo d'un caval.

La sua bella che abbracciollo
diede un bacio e disse: "va!"
e poneagli ad armacollo
la fiaschetta del mistrà

Poi donatogli un anello
sacro pegno di sua fe',
gli metteva nel fardello
fin le pezze per i piè.

Fu alle nove di mattina
che l'Anselmo uscia bel, bel,
per andare in Palestina
a conquidere l'Avel.

Nè per vie ferrate andava
come in oggi col vapor,
a quei tempi si ferrava
non la via ma il viaggiator.

La cravatta in fer battuto
e in ottone avea il gilè,
ei viaggiava, è ver, seduto
ma il cavallo andava a piè

Da quel dì non fe' che andare,
andar sempre, andare, andar...
quando a pie' d'un casolare
vide un lago, ed era il mar!

Sospettollo... e impensierito
saviamente si fermò.
Poi chinossi, e con un dito
a buon conto l'assaggiò.

Come fu sul bastimento,
ben gli venne il mal di mar
ma l'Anselmo in un momento
mise fuori il desinar.

Il Sultano in tal frangente
mandò il palo ad aguzzar,
ma l'Anselmo previdente
fin le brache avea d'acciar.

Pipe, sciabole, tappeti,
mezze lune, jatagan,
odalische, minareti,
già imballati avea il Sultan.

Quando presso ai Salamini
sete ria incominciò,
e l'Anselmo coi più fini
prese l'elmo, e a bere andò.

Ma nell'elmo, il crederete ?
c'era in fondo un forellin
e in tre dì morì di sete
senza accorgersi il tapin.

Passa un giorno, passa l'altro,
mai non torna il guerrier,
perch'gli era molto scaltro
andò in guerra col cimier.

Col cimiero sulla testa,
ma sul fondo non guardò
e così gli avvenne questa
che mai più non ritornò.

All'interno del blasone non mi bastano 3 sfere, voglio avere almeno 1 cuscinetto
Rientrando nell'argomento del post desideravo dare qualche "dritta" a coloro che avendo un file PDF e desiderando condividerlo non sanno cosa fare. Ecco la mia ricetta, ha una sola controindicazione, è valida per chi usa Linux. Nel mio caso sto usando, XUbuntu la mia tirchieria ormai è nota, usando un portatile mooooolto vecchio che continua a fare il suo dovere con questo OS.
Nei Repository di ubuntu vi è un programma "PDFMOD" che permette di separare delle pagine selezionandole da un file pdf per creare un'altro file pdf solo con le pagine selezionate dal primo file. Voi mi direte ma è un'altro pdf . Si ma adesso lanciando il programma di fotoritocco GIMP è possibile caricare queste pagine singolarmente ed esportrale in jpg. Il gioco è fatto, potete utilizzarle nel forum. Questa tecnica è quella che ho utilizzato per pubblicare l'articolo dell'alimentatore sull'elettrodeposizione galvanica.

ciao a tutti
mario