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Autore ArgomentoDima per mola da banco DISCUSSIONE CHIUSA
glob
Raffinato Tornitore
Posts: 1136
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Post Re: Dima per mola da banco
il: May 4, 2014, 10:00

Ciao a tutti e buona Domenica,
Una precisazione per quello che riguarda l'acciaio liquido: esso è un collante bi-componente: resina epossidica ed induritore (lento o veloce), nel nostro caso direi tri-componente, sono state aggiunte polveri metalliche che conferiscono alla miscela il colore classico dell'alluminio. Io lo uso quando non è importante il vederlo, altrimenti uso una epossidica
bi-componente trasparente ma rapida (5 minuti all'indurimento completo), Tuttavia un'altra osservazione: le resine caricate non è detto che siano più resistenti o più adesive di una resina pura...
Giuseppe

Rick
Amministratore
Posts: 2054
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Post Re: Dima per mola da banco
il: May 4, 2014, 10:08

Io vi consiglio sempre, ove possibile, una brasatura forte con lega d'argento. Ci sono alcuni casi in cui è possibile usare resine epossidiche ottimamente. Per esempio io le uso spesso per chiusure di cilindri non sottoposti ad eccessivo calore (tipicamente alcuni motori Stirling). In casi in cui lo stress meccanico sia eccessivo non è una scelta appropriata.
Ciao
Rick.
:-)

gabrio
Raffinato Tornitore
Posts: 315
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Post Re: Dima per mola da banco
il: May 4, 2014, 21:00

Concordo con Rick, niente può sostituire una brasatura forte con lega d'argento. L'acciaio liquido puo essere una alternativa valida la dove non sono richiesti
eccessivi stress.

Gabrio

gabrio
Raffinato Tornitore
Posts: 315
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Post Re: Dima per mola da banco
il: May 4, 2014, 21:06

Allego foto della dima assemblata alla mola da banco

Mi sposto sul post fry cutter per le prove di fresatura e molatura dell'utensile.

Gabrio

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Marco-
Andretto
Nuovo
Posts: 11
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Post Re: Dima per mola da banco
il: August 1, 2015, 00:42

Tutto bello, tranne la mola che..è come la mia. Ti capisco benissimo.eheh

marco8973
Raffinato Tornitore
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Post Re: Dima per mola da banco
il: August 1, 2015, 14:33

Ciao, non capisco cosa non va nella mola, Femi come molte altre aziende a dovuto decentrare i loro stabilimenti di assemblaggio e reso il suo prodotto più economico a causa di tutte le porcherie di elettroutensili venduti al costo delle patate.
Io posseggo una Femi ancora con struttura poco arrotondata e braccio a sporgere per la lucidatura ed è da 20 anni che la uso, visto che non molo travi e potrelle, non la cambierei con altro.

Ciao Marco.

glob
Raffinato Tornitore
Posts: 1136
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Post Re: Dima per mola da banco
il: November 18, 2015, 16:03

Salve a tutti,
il lavoro che mi appresto a descrivere è la mia dima per mole: l'idea base è quella che ci ha proposto Rick tempo fa: ho tuttavia aggiunto qualche cosa di mio:
la ho resa inclinabile sia anteriormente che lateralmente così riesco a riaffilare gli angoli di spoglia anteriore e laterale. Le possibili inclinazioni le ho contenute in un massimo di 10° e gli angoli precisi li ottengo con un inclinometo elettronico con precisione di 0,1°.
Vi allego tre foto che rendono l'idea meglio di tante parole: nella prima si vedono i vati componenti pronti da montare e nelle altre due le inclinazioni laterali verso l'alto e verso il basso che posso ottenere, l'altra inclinazione possibile (quella che serve a variare l'angolo di spoglia anteriore) la ho fissata intorno ai 4°. Poi con il cursore si possono ottenere tutti gli angoli possibili.
Saluti, Giuseppe.
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mario
Raffinato Tornitore
Posts: 1633
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Post Re: Dima per mola da banco
il: November 18, 2015, 17:46

Mi piace, se mi spieghi come l'hai agganciata alla mola, ti dilunghi un po' sulle movimentazioni.... e gli ingombri..... te la copio.

ciao mario

glob
Raffinato Tornitore
Posts: 1136
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Post Re: Dima per mola da banco
il: November 18, 2015, 21:07

Ciao Mario,
se osservi la prima foto, il primo oggetto in alto a sinistra (quello formato da un blocchetto di Al 20 x 20 + un todino da 7 mm. di diametro) è il gruppo che si attacca alla mola tramite una vite a testa esagonale da 6 M: con questa vite attacco il blocchetto alla mola sfruttando il posto dove, originariamente, c'era il blocchetto per affilare: lo ho tolto e sostituito con quello che ho costruito io. Questo primo blocchetto mi consente, allentando il dado esagonale, di variare la inclinazione rispetto al disco della mola: in genere però lo tengo fisso con una angolazione di 4 o 5 gradi : con meno angolazione i taglienti diventano meno aggressivi, aumentandola il contrario, ma il tagliente diventa più debole.
Su questo supporto inserisco la tavoletta basculante (quella in alto a destra) fissata su un quadrello di Al da 20 x 20 x 60 circa che posso bloccare tramite lo spessore rosso in PVC e la manopola nera e con la inclinazione che desidero. La tavoletta basculante è un pezzo di piatta di ferro rettificato (60 x 90 x 5) su cui ho bloccato tramite 4 viti a testa conica due strisce di alluminio da 3 mm. di spessore: la prima è una 20 x 90 x 3, la seconda è una 30 x 90 x 3. Io avevo dei ritagli di dural e ho utilizzato questi, ma vanno bene anche le piattine standard da 20 x 3 e da 30 x 3 di alluminio.
La guida la ho realizzata usando uno spezzone di piattina di ferro da 3 x 10 x 50 su cui ho avvitato e saldo brasato una vite da 5M.
Il riscontro in ottone è un blocchetto 10 x 12 x 40 con un foro decentrato da 4,9; il dado di bloccaggio con testa esagonale è un recupero di una vecchia stampante.
Ciò che mi ha dato da fare sono stati i quattro +quattro fori che ho dovuto fare in modo che la distanza tra i due fogli di alluminio fosse esattamente 10 mm. e che la guida potesse scorrere liberamente nel canale formatosi: forse sarebbe più semplice prendere un blocchetto di allumino e fresarlo longitudinalmente.
Ho fatto in modo che il piano di lavoro fosse un po' più basso del centro di rotazione della mola: in pratica circa 1 cm: i ferri non li smonto dai loro supporti.
Credo di aver detto tutto, saluti Giuseppe.

marco8973
Raffinato Tornitore
Posts: 1088
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Post Re: Dima per mola da banco
il: November 18, 2015, 21:59

Ciao Giuseppe,
mi piacciono molto i tuoi lavori sono sempre curati e fatti senza lasciare al caso alcun particolare, rispondendo a Mario, che saluto e gli rinnovo gli auguri di pronta guarigione, hai tolto le curiosità che avevo.
Complimenti per i tuoi lavori.
Marco.

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