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Autore ArgomentoDima per mola da banco DISCUSSIONE CHIUSA
Bricola
Tornitore provetto
Posts: 223
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 29, 2018, 21:36

Confermo, Lio, il ragionamento è esatto. Anche se è comodo avere l'affilatrice "livellata", in modo da poter stabilire l'inclinazione dell'appoggio con un inclinometro digitale, come ci ha mostrato Riccardo, la cosa non è indispensabile.
Si tratta però di individuare la radiale, ovvero la posizione dell'appoggio tale che il suo piano si proietti sul centro del disco mola.
Tempo fa, prima di ammirare le magnifiche realizzazioni sul forum, a fronte di questo problema realizzai un supporto inclinabile, infulcrato nelle asole originali della smerigliatrice, con una rudimentale slitta ed un sistema per orientare il supporto.
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Bricola
Tornitore provetto
Posts: 223
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 29, 2018, 21:54

Ho evidenziato il centro di rotazione del disco con un perno sporgente (un foro, un rivetto a strappo tirato solo parzialmente e tagliato) su cui appoggiare il braccio del goniometro autocostruito.
Un braccio del goniometro appoggia sulla slitta e l'altro sul perno sporgente, il centro del goniometro si prolunga con un tondino appiattito per metà; questo stabilisce la corretta posizione del goniometro appoggiandolo alla superficie della mola.
I bracci del goniometro sono configurati in modo da poterlo utilizzare anche su un'altra affilatrice, di concetto diverso, che utilizzo per l'affilatura degli utensili da legno: scalpelli, ferri da pialla e per l'arrotatura di coltelli, forbici, ecc.
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lio
Tornitore provetto
Posts: 215
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 29, 2018, 23:29

Bel lavoro, molto ingegnoso. Io però sono alla ricerca di una soluzione più ‘minimalista’, la più semplice possibile insomma. Comunque grazie per aver condiviso la tua realizzazione davvero interessante.
Lio

Bricola
Tornitore provetto
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 29, 2018, 23:52

Prima dell'utilizzo del goniometro usavo un sistema più semplice. Se osservi la seconda foto che ho postato, vicino al perno che sporge dal riparo laterale si può notare un'asta di lamiera azzurra fissata al piano. L'estremità di quest'asta coincide con l'asse del disco, appoggiando un righello al supporto del pezzo da molare andavo a misurare di quanto il righello stava sopra all'estremità dell'asta. mi ero fatta una tabella di corrispondenza tra la distanza misurata ed i gradi di effettiva inclinazione del supporto rispetto alla radiale, o, se preferisci, alla tangente del disco.

Rick
Amministratore
Posts: 2054
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 30, 2018, 07:54

Visto che sono stato nominato circa questo topic, posso dire che togliere la "bava" di affilaura dal tagliente di un utensile, nel nostro caso di lavorazioni per asportazione di truciolo metallico, rende il tagliente stesso più duraturo e più preciso, ma non ha quella rilevanza fondamentale che per esempio riveste nella lavorazione del legno, o più propriamente in ebanisteria. In quel caso si usa rifinire l'utensile, ad esempio, su nastro di cuoio trattato con paste abrasive. L'utensile permette di tagliare un foglio di carta con il suo peso, o anche di farsi la barba :-) in quel caso è di fondamentale importanza.
Una ottima affilatura, come quella che da facilmente la dima di affilatura presentata nel mio video corso e, se volete, una veloce passata su di una pietra ad acqua o ad olio, da risultati di ottima soddisfazione, naturalmente abbinata ad angoli giusti, e giusta velocità di taglio.
Quando poi si ha la pratica giusta e la propria "saggezza di officina" al cui ottenimento è stato sempre teso questo sito ed il mio impegno divulgativo, ci si accorge che le disquisizioni sul "sesso degli Angeli" sono solo una cosa simpatica e divertente :-)
E ricordo che il motto di questo sito è "La micromeccanica di precisione resa semplice" :-)

Ciao a tutti e buon divertimento.

Rick :-)

scogia
Nuovo
Posts: 37
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Post Re: Dima per mola da banco
il: April 30, 2018, 21:04

Grande Riccardo,
è un'ora che mi sto chiedendo che intendi. Non sarebbe meglio una critica/richiamo a più aperte lettere?
Capisci che quando certe disfunzioni colpiscono oltre il 50% degli ultra-quarantenni il riferirsi sovente al sesso degli angeli può far nascere dei complessi!?
Non si tratterà della finitura su pietra perchè tu stesso definisci il risultato "più duraturo e più preciso", scusate se è poco, e magari approfondendo si converrà che tra espressioni equivalenti e sinonimi faccia bella figura un "meglio affilato".
Nemmeno della levigatrice a nastro perchè, tu ci insegni, è cosa più puzzolentemente bovina che eterea e metafisica, provare per credere...e quindi niente angeli!
Scalpelli e ferri di pialla, vogliate tutti perdonarmi, ma mai mi sognerei di passarli su una mola a 4000 giri (non perchè io "sappia" ma semplicemente perchè così mi hanno insegnato, strappa compresa, a proposito di bovini)...nè sinceramente mi intriga l'idea di radermi con un utensile per sgrossare, per cui anche qui mi sfugge la relazione....

Insomma, temo che la mia domanda non troverà risposta, ma ti saluto e saluto tutti calorosamente.
Francesco

LucaP10
Raffinato Tornitore
Posts: 389
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Post Re: Dima per mola da banco
il: May 1, 2018, 09:42

Ciao Francesco,

per evitare il problema della bava sul tagliente si affila con il tagliente contro mola cioè con la rotazione della mola che entra dal tagliente e non esce dal tagliente. Pure io utilizzo la pietra per ravvivare i taglienti, ma più per praticità nel senso che quando il tagliente è pronto sulla mola rimetterlo in sesto è un attimo con la pietra. I ferri da falegname vanno affilati con mola ad acqua perchè spesso sono in acciaio legato e non HSS perciò passandoli su una mola da officina si stempererebbe il tagliente che per lavorare il legno dev'essere mantenuto il più vivo possibile. Tutto ciò che dici ha senso ovviamente, ti garantisce una finitura stratosferica anche con HSS, però secondo me solo in finitura per la pelatina finale evitando strappi del materiale. Per la sgrossatura e la pre-finitura non ci perderei molto tempo perchè comunque quel bel tagliente vivo avrebbe vita breve e dopo poche passate ti ritroveresti più o meno lo stesso risultato di un tagliente più grezzo.

Ciao,
Luca

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