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all'interno c'e una vite a coclea, come riscaldatore ho una resistenza da 100watt a 24 volt (ci tengo alla pelle ) infilata nel grosso cilindro in ergal dalla parte posteriore. la sonda è posizionata sopra (la vedi di lato) ed è una pt100 il tutto gestito con un termoregolatore industriale di recupero. la forza è fino troppa, si sviluppano spinte dell'ordine di centinaia di chili a causa del foro da 1,4 mm e quindi la vite deve girare attorno ai 20 / 30 giri a seconda del tipo di materiale, per dare modo alla plastica fusa di potere uscire.
il trucco è nella precisione interna tra diametro coclea e diametro interno del tubo
la coclea.... bhe , e una banalissima punta da legno! di diametro sufficiente (20 mm) a spingere il pellet
le due flange che vedi a circa meta lunghezza servono da rompicalore. in mezzo ci sono 5 mm di vetronite, altrimenti dopo lungo tempo di utilizzo il pellet risulterebbe semifuso.
il riscaldamento del pellet deve essere graduale, questo avviene spingendolo lentamente all'interno. per alte produzioni questo sistema ovviamente non va bene, occorrono trafile multiforo e vasche per il raffreddamento.

ma qui siamo nel campo hobbistico. se poi funziona...tanto meglio

temperatura di estrusione attorno ai 190 gradi centigradi. il prossimo step è il controllo del diametro e il relativo avvolgimento in rocchetto pronto per essere stampato....

ciao, Giovanni