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Autore ArgomentoMi sono galvanizzato una chiave
vatluna
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Post Re: Mi sono galvanizzato una chiave
il: February 8, 2015, 16:41
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Anni fa la gente buttava libri ritenuti ormai obsoleti, io che ho sempre girato per rigattieri e rottamai come le migliori gioiellerie del mondo ho trovato parecchi volumi pieni di antico sapere oltre ad oggetti ormai introvabili. Erano gli anni felici in cui a La Spezia lavoravano a pieno ritmo i cantieri di demolizioni navali ricordo il nome di uno dei più frequentati "Terrestre Marittima". Quel che trovavi li dentro non lo potete immaginare: strumenti, oblò, lanterne di segnalazione in bronzo o rame in pesanti fusioni, bitte, ancore, timoni, telefoni di macchina, sestanti e ottanti, diottre di fari in cristallo pesanti quintali, targhe gigantesche di motori ecc. Un paradiso. Il tutto venduto con pesate su stadere a prezzo di recupero. Tra tanti oggetti molti erano i volumi tecnici destinati a chi faceva il carpentiere navale con consigli su legnami trattamenti e loro utilizzo, ancora per motoristi, e tanti altri titoli. Con l'acquisto di diverse targhe e di un pezzo di archeologia industriale mi diedero in omaggio un vecchio manuale Hoepli del 1898 " Leghe metalliche ed amalgame " dell'ing. Ghersi ; "Motori Diesel" dell'ing. Supino 3a ed. 1920 con 19 fantastiche tavole fuori testo e "L'operaio elettrotecnico) del 1912 . Se qualche argomento può servire vedo di fotocopiarlo. Allego alcuni dei disegni fuori testo del volume sui diesel marini anche questi posso fotocopiarli. Avevo trovato anche delle tavole di istruzioni per la Regia Marina riguardanti la sistemazione dei nuovi cannoni da 450 sulla corazzata Duilio entrata in servizio intorno al 1880. I cannoni sono ancora montati su giganteschi affusti in legno. Queste tavole vere e proprie incisioni sono molto grandi forse anche per il formato A3. Scusate se vi ho annoiato, ma parlare di queste cose con chi non le apprezza si rischia di passare per matti. Giorgio

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mario
Raffinato Tornitore
Posts: 1633
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Post Re: Mi sono galvanizzato una chiave
il: February 8, 2015, 20:16
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A leggere il tuo post si viene catapultati nella caverna di Ali Babà :) , purtroppo io sono arrivato un po' tardi nel mondo del recupero. Ci sono arrivato ormai quando c'era poco da recuperare.... sono sempre stato un po' tardo 8O , però poi ho recuperato... anch'io . Non posso che condividere la tua / nostra, anche Glob non scherza, passione per i libri "antichi", non vecchi, che riescono ancora ora a comunicare ai lettori sapienza ed emozioni. L'unica cosa alla quale ideologicamente mi oppongo è l'uso strumentale a fini di lucro del cosiddetto collezionismo, stravolge il valore, di per se inestimabile della qualità dell'opera scambiandolo con un valore monetario che ne fa un oggetto del desiderio per l'acquirente solo in funzione della bellezza della rilegatura e dello spazio da riempire nella biblioteca di famiglia. Io desidererei, ad esempio, che TUTTI i vecchi manuali Hoepli, non più ristampati, diventati rari, avessero una nuova vita in formato digitale, non per avere il libro, ma almeno riavere la conoscenza. Sono un po' di parte ma sui vecchi manuali hoepli sono nate delle imprese, ho conosciuto un mucchio di artigiani che hanno imparato il mestiere su quei manuali. Ecco, mi è ricapitato, quando parlo di certi argomenti mi....slitta la frizione...come dicono da queste parti. So che ogni tanto sono un po 'Out of Topic' portate pazienza....ho fatto il militare a 'Cuneo' :D .

ciao a tutti
mario

vatluna
Nuovo
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Post Re: Mi sono galvanizzato una chiave
il: February 8, 2015, 22:34
Cita:

Io l'ho fatto a Torino, ma tanti anni fa : Caserma Cernaia. Personalmente i libri li compro per passione e non li rivendo certo. In tanti anni di peregrinare alla ricerca di "memoria" ho collezionato libri e oggetti senza un filone particolare. Sono curioso di tutto, mi attrae il particolare, l'oggetto prodotto dall'ingegno che non possiedo, magari da uomini che non avevano altro mezzo che le proprie mani e poco altro. I colleghi di lavoro mi invitavano a fare come loro investendo nella finanza creativa. Guardavano con compatimento e qualche sarcasmo gli oggetti che a volte portavo sul portapacchi. Poi con gli anni gli oggetti interessanti hanno cominciato a rarefarsi , nei mercatini i falsi e la paccottiglia hanno creato un mercato per un nuovo interesse non sempre competente. Anche la finanza creativa celebrata dai miei colleghi esperti ha sortito altri effetti di rilevanza proctologica.
Ricordo uno di questi che venuto a casa mia guardava meravigliato l'enorme campanello di macchina in bronzo nell'ingresso. Tutto contento della conquista gli spiegavo che nella scatola di ghisa c'era tutto il congegno elettromeccanico funzionante costruito in aggiustaggio nell'atelier dei Siemens Brothers di Londra, come scritto in rilievo sulla ghisa. Che forse uno di loro vi aveva pure messo mano alla fine dell'800 visto che all'inizio del 900 era diventata Siemens SA. Mi pareva di aver detto chissà che, ma l'amico scuotendo la testa mi faceva notare che mai avrebbe messo in casa un simile rottame, lui i soldi li aveva messi in Lehman Brothers. Il mio magnifico campanellone suona ancora.

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