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La realizzazione del corpo della caldaia dei tubi di fumo e della camera di combustione è realizzata con acciaio inox spessore 3mm quindi nessun pericolo di scoppio nemmeno a volerlo.

Il bruciatore a gas GPL l'ho realizzato a due stadi utilizzando due tubi venturi recuperati da una vecchia caldaia murale, questi è largamente sovradimensionato quindi anziché tenerlo proprio al minimo utilizzerò un solo stadio.

Ciao Fede,
mi sembra proprio carina, non so se il mio pensiero esprima una curiosità condivisa, ma a me farebbe piacere saperne un po' di più
- sul bruciatore
- sul funzionamento in generale della caldaia
- sulla sicurezza da considerare nel corso della costruzione e collaudo
- sul tipo di vernice da usare
e chissà cos'altro ho dimenticato...

Comunque è venuta proprio bene, come ultima osservazione, mi piacerebbe vedere il tappo di riempimento che si sposi meglio con l'estetica "old style" dell'intera caldaia.
Naturalmente non sono critiche, ma osservazioni di un .... invidioso.

ciao
mario

Ciao Mario
cerco di soddisfare le tue curiosità

1) il bruciatore poteva essere realizzato molto più semplicemente costruendo un tubo venturi che aspirasse aria in funzione della quantità di gas in transito all'uscita dell'ugello, ma in questo caso la direzione della fiamma non sarebbe risultata perpendicolare al tetto della camera di combustione, quindi ho preferito questa soluzione anche se l'altra era molto più semplice.

2) il funzionamento della caldaia è quello classico delle caldaie a giro di fumi moderne. L'elevato calore dei prodotti di combustione viene convogliato sul fondo della caldaia dove è posizionato un lungo s serpentino il quale viene quindi surriscaldato poi il fumo attraverso i tre tubi saldati all'interno del corpo caldaia raggiunge il lato opposto e quindi esce dal camino, il trucco stà nello sfruttare al massimo il calore dei fumi facendoli viaggiare il più possibile prima di disperderli. Il vapore che esce dal duomo posto in alto sul dorso della macchina prima di essere utilizzato percorre il serpentino surriscaldato e quindi si eliminano le gocce di condensa eventualmente trascinate dalla velocità del vapore stesso ottenendo così un vapore "secco" cioè niente gocce prima che inevitabilmente l'utilizzatore tenda a condensarlo.
3) la vernice che ho usato è quella di una bomboletta Talken per alte temperature ma ho dei dubbi sulla sua tenuta perché nonostante abbia grattato per bene la superficie inox da verniciare credo che bisognasse usare un fondo di primer. in proposito sentiremo il parere del buon Marco.
4) per quanto riguarda la sicurezza di esercizio trattandosi di recipiente a pressione è ovvio che lo spessore e la qualità dei materiali usati per la costruzione del fasciame devono essere di prima qualità e anche le saldature devono essere senza alcuna crepa, per il corpo caldaia e camera di combustione ho usato dell'acciaio aisi 316 spessore 3mm ma considerato la ridottissima capienza della quantità di acqua in circolo la pressione massima raggiungibile non dovrebbe mai superare le 10 - 12 bar anche salendo di molto con la temperatura, ma in ogni caso cè il tappo di sicurezza che apre a 3 bar e poi non essendoci un controllo automatico deve esserci sempre presente il fuochista (io medesimo) hi.
il collaudo a freddo è stato fatto con aria compressa a 18 bar mentre con il vapore non posso superare i 2,5 altrimenti si va oltre il fondo scala del manometro.

ik2typ - Fede

Ciao Fede,
ti ringrazio per aver soddisfatto le mie, e spero non solo mie, curiosità.
Nell'eventualità che, in futuro, desiderassi impegnarmi in una costruzione analoga, ti darò ancora il tormento su altri particolari.
Mi permetto di esternare la mia preoccupazione per la prova di tenuta a freddo.
Sono certo che non vorresti trovarti davanti alla caldaia nell'eventualità di una sempre possibile perdita nel momento del collaudo a 18 bar con aria compressa. Non voglio insegnare niente a nessuno, ma ci tengo che le persone brave come te rimangano in buona salute per continuare a stupirci.

ciao
mario