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Per la realizzazione della staffa in questione ho utilizzato una barra di acciaio K-460 rettificato, con misure 500x40x20 facilmente lavorabile (poi è l'unico che ho trovato) questo è acciaio da temprare che una volta trattato diventa durissimo adatto per fare utensili da taglio, ma per il mio uso l'ho lasciato così com'era e sta facendo il suo lavoro.
ecco la staffa così come l'ho lavorata e forata per adattarla ai piani inclinati sovrastante e sottostante, dopo averla accorciata di alcuni centimetri e montata in posizione previo smontaggio della tavola orizzontale della fresatrice in modo da poter vedere quello che stavo facendo.
Nella terza foto si vede la staffa orizzontale il posizione di allineamento perfetto mentre sotto è visibile la staffa ad L che andrà a sostenere il lettore ottico ricavata da una delle due staffe di alluminio fornite nel Kit.

Ciao Fede, che dire, hai fatto un buon lavoro, anche dal punto di vista della precisione! La scalinatura che hai creato sul supporto della riga digitale è voluta per migliorare il fissaggio? e ottimizzare l'inclinazione?

Ciao Marco.

Precedentemente l'istallazione definitiva dell'asse Y avevo smontato anche il banco traslatore posizionandolo provvisorio sulla tavola dell'asse X ho ricavato in esso i due fori necessari per il fissaggio del sensore di lettura asse X oltre che un terzo foro necessario per inserirvi un bullone che servisse di fermo finecorsa per l'asse Y.
Poi ho praticato i due fori sul fianco della tavola dell'asse X necessari per il fissaggio dell'encoder che per questo asse è lungo quasi 700 mm. Fortuna ha voluto che il fianco della tavola X e il fianco del traslatorie in verticale fossero perfettamente allineati, quindi per il fissaggio dei due non si è reso necessario nessun tipo di spessore.
Ovviamente,poi ho rimontato traslatorie e tavola al loro posto pronti per ricevere l'encoder e relativo sensore.
Anche qui ho dovuto garantire la planarità su tutta la lunghezza e come si vede dalle foto sottostanti essa è contenuta in soli 4 centesimi parecchio al di dentro della tolleranza consigliata.

Ed eccoci finalmente all'ultima fase del lavoro, il fissaggio del display ed il collegamento dei pochi cavi necessari al suo funzionamento.
Qui si è reso necessario fare una piastra metallica spessa e larga abbastanza per ospitare la base di sostegno del brandeggio che sostiene il display, in quanto la base è più larga dello spazio piano disponibile sulla nostra BF20L per il suo fissaggio la quale richiede due fori da 8 MA posti ad una distanza di 60 mm.
Collegato il tutto e dato fuoco alle polveri, non vi dico quale immenso piacere ho provato nel vedere i display illuminarsi che dopo un paio di secondi di boot già indicavano le coordinate X e Y dei relativi sensori.
In tutto, ho impiegato circa 40 ore su quattro giorni di lavoro, io credo che anche se la precisione intrinseca della macchina non è assolutamente cambiata, questo DRO mi aiuterà moltissimo a scordarmi quanto sarebbe stato bello se al momento dell'acquisto avessi scelto una Ceriani-David 402, oltre che a non commettere in futuro errori di spostamento degli assi e forse anche ad alimentare la mia illusione di arrivare a fare le cose con maggior precisione di prima.
Per ora sono felicissimo di questa realizzazione, poi staremo a vedere quali saranno i risultati !!!!!!
Migliorata la macchina, ora speriamo migliori anche l'operatore.

Buona Salute, trucioli e ferie a tutti gli appassionati di questo meraviglioso hobby

Fede
ik2typ

Ciao Fede,
hai fatto un ottimo lavoro! Anche io nella mia Wabeco ho installato dei lettori digitali centesimali utilizzando però quelli magnetici che si possono tagliare a misura e sono costati molto poco. Tuttavia non sono soddisfatto: l'inghippo principale è che la parte visualizatrice se non usata per un ceto periodo di tempo si auto spegne: e così addio misure...
Prima o poi adotterò anche io in sistema della Easson.
Saluti Giuseppe.