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Buonasera a tutti, non riesco ancora a dedicarmi copletamente alle mie passioni, la natura checchè se ne dica è meravigliosa, nonostante i danni che riusciamo ad arrecarle la vita prorompe e dilaga, sto parlando dei miei giardini ... cittadini, abbandonati per quelli ... campagnoli e loro, dispettosi, invece di aspettarmi, si sono vendicati hanno festeggiato la mia assenza lasciandomi un verde caos da riportare all'ordine. Mi piace divagare un po' portate pazienza ma in queste condizioni non posso buttarmi su progetti impegnativi, devo accontentarmi delle piccole cose che come al solito vi propongo.
Qualche anno fa acquistai un traforo elettrico della Holz Profi, bella macchinetta, pesante, con il piano di lavoro in ghisa. Nulla da dire sul funzionamento, qualche dubbio mi è venuto nel corso della sua utilizzazione, quando mi occorreva ritagliare dei particolari all'interno di un contesto più grande.
L'operazione consta nel forare il legno all'interno della parte da traforare staccare la lama seghettata dall'archetto, farla passare nel foro di cui sopra e serrarla nuovamente all'archetto. E' più facile a farsi che a dirsi.
Questa operazione era quasi impossibile da farsi agevolmente poichè il piano di appoggio (quello in ghisa) era in un unica soluzione e la lama doveva essere fatta passare attraverso una "botola" movibile incastrata al piano di lavoro.
La soluzione (la prima, ne ho in mente altre ) è stata di praticare una scanalatura larga 2 mm nel piano di lavoro in modo da far scorrere la lama e rendere più agevole la sostituzione.
La lama può essere posizionata nel foro praticato nella parte da traforare, prima di essere fissata all'archetto.
Per onestà devo dichiarare che l'idea l'ho mutuata dal traforo della Proxxon. Un altro passo verso il paradiso ...

ciao a tutti
mario

Dissipiamo le curiosità.

Il taglio: Ho staccato il piano di lavoro, l'ho tracciato e poi, con blocchetti di diverso spessore, l'ho fissato alla tavola a croce della fresatrice (BF16). Una fresa a candela da 2 mm ha fatto il resto. L'unica raccomandazione è andateci piano altrimenti il vostro secchiello dei rifiuti si riempirà di frese spezzate. (dimenticavo la ghisa sporca parecchio)

I supporti corrimano: Non sono supporti, ma 2 chiavi di recupero, cadmiate, che venivano date in dotazione agli autoveicoli Fiat per la sostituzione dei pneumatici. Siccome non butto via quasi niente stanno "girando" sul banchetto in attesa d'impiego. (magari li uso come supporti corrimano !!)

Quello che si vede in plastica bianca è un mantice, azionato dal movimento dell'archetto, l'aria viene convogliata fino al tubo snodato (blu) per poterla direzionare sul pezzo in fase di taglio ed avere la visuale libera dai trucioli prodotti.

ciao mario