Grazie a tutti coloro che hanno seguito commentato e che vorranno magari riprodurre questo gadget per la loro fresatrice, non occorre che sia proprio la BF16, studiando una sistemazione diversa è possibile pensare ad uno staffaggio appropriato per la macchina in vostro possesso.
L'elettronica può essere la medesima.
Grazie a Marco che mi ha assegnato il titolo TRUCIOLATORE DELL'ANNO 2015, devo dire chè è una bella idea da istituzionalizzare, alla fine di ogni anno assegnare il "titolo" ad un bricolone del forum.
Chiudiamo in bellezza questo post, come si usa spesso con un "dietro le quinte", gli impappinamenti, gli scivoloni e Murphy sono sempre in agguato alle spalle dello sperimentatore. Vi narro di alcuni inconvenienti che ho raccolto in corso d'opera.
Nonostante avessi preso tutte le precauzioni, provando e riprovando il circuito su breadboard e non aspettandomi sorprese con il tutto montato in via definitiva mi sono successi 2 avvenimenti che mi hanno lasciato, in prima battuta, basito.
1) montato tutto sulla fresa, infilato la spina, CIUFF , più o meno il rumore è stato questo, fiammata e distacco dell'automatico. Sono rimasto al buio.
2) al secondo tentativo, la luce è rimasta, il display rimandeva a ZERO nonostante la fresa fosse in movimento.
3) nel più completo spirito natalizio mi giravano assai assai assai , questo non è un inconveniente ma un sottoprodotto dei primi 2.
Ed ecco le cause:
al punto 1, avevo usato come diaframma per isolare le saldature della schedina dal fondo di lamiera della scatola un foglio di plastica, ritagliato, recuperato da uno smontaggio di un video LCD. Non fatelo, almeno in questo caso, un lato del foglio è conduttivo. Sostituito con del cartone e nastro isolante.
SISTEMATO.
al punto 2, la cosa era meno evidente, ad un primo esame niente errori di montaggio, vado a misurare la tensione sul collettore del secondo transistor.... sempre in conduzione, no buono, dovrebbe condurre solo e soltanto quanto il photoled riceve la sua dose di raggi infrarossi. Dopo un po' di tempo perso, la soluzione è stata quella di spazzolare le piazzole con alcool per togliere i residui di pasta salda e tutto è andato "magicamente" a posto.
Ciao Glob, lo scatolo, non disponendo di una piegatrice, è stato messo insieme tagliando le varie facce con una cesoia, spianando la lamiera a martello (con tutti i segni sia di taglio che di martello) e saldando le vari parti a cannello. Aggiustando il tutto con la lima non si raggiunge una finitura adatta ad una verniciatura lucida tradizionale. Avessi optato per la verniciatura a spruzzo avrei ottenuto un risultato orribile.
Con il finto martellato ho coperto tutti i segni di lavorazione ottenendo un risultato decoroso.
Per chi volesse cimentarsi in questa operazione rimango a disposizione, e se volete il microprocessore già programmato scrivetemi, ci metteremo d'accordo per la spedizione.
Rinnovo i miei auguri di Buone Feste a tutti.
mario
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