fermi tutti, interrompiamo complimenti / felicitazioni / ammirazione !
stamattina di buon ora mi alzo e mi dico "facciamo un altro pò di rodaggio? Mah si, dai". Ebbene riprendo la stessa tazza, riscaldo, metto su il motore e... non va più!
tristezza a palate!
dopo un pò di sbigottimento dovuto al fatto che, a meno di presenze di fantasmi di micromeccanici passati a miglior vita che nottetempo mi hanno tirato lo scherzetto, una cosa che ieri funzionava dovrebbe funzionare anche oggi (ieri ha girato, con un paio di tazze, per più di mezzora e molto fluido, quindi...).
quindi stacco le bielle dalle manovelle per una prima analisi degli scorrimenti, per vedere se c'era qualche intoppo, e subito bingo (ancora un buon utilizzo dell'utensile che anche mario ritiene assai utile in officina...), ho sgamato l'intoppo: il perno del dislocatore non scorre agevolmente nel cuscinetto in grafite! Addirittura in alcune posizioni, se lascio il perno il dislocatore non cade nemmeno giù (il pistone di potenza è levato eh, non pensiamo abbia raggiunto un livello di precisione tale da aver creato l'accoppiamento perfetto!)
ora ci sono due ordini di ragionamento:
- primo, perché è successa questa cosa? vapore acqueo della tazza che ha "impastato" microgranuli di grafite che possano essersi staccati per l'attrito all'interno del cuscinetto? o addirittura qualche vapore del silicone di tenuta dei due piatti del motore che per qualche impiccio di natura chimica ha creato il malfunzionamento? ma era stato lasciato ad asciugare più di 24 ore...!
- seconda e altrettanto grave, per poter operare se decido di dover rifare cuscinetto e a questo punto anche perno del dislocatore, mi tocca riaprire la camera del dislocatore che è siliconata e spero si riesca a fare senza che si rompa l'anello di plastica trasparente sennò devo rifare pure quello...
siatemi vicini in questo momento di micromeccanica difficoltà....
ciao
Andrea
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