Procedure di fusione

Di solito io utilizzo dei pezzi di scarto della lavorazione degli infissi in alluminio, è una lega di anticorodal (AL 6060) che non è il massimo ma per certi usi va bene. Del resto questo materiale è facilmente reperibile, di solito questi artigiani consegnano questo materiale di scarto a delle ditte che lo ritirano pagandolo credo circa 1 euro al kg. Altra fonte possono essere i carrozzieri, visto che in alcuni tipi di autovetture ci sono parti in alluminio, ad esempio il mio carrozziere mi ha rimediato un cofano di una BMW incidentata. L'alluminio più pregiato è quello dei pistoni e altre parti di motore, provare negli sfasci. Il top sarebbe quello dei cerchi in lega che tralaltro contengono anche magnesio che rende la colata particolarmente fluida. Mi risulta che esistono delle ditte che trattano metalli rottamati, si dovrebbe trovare anche lì.

Materiali da fondere

 

Una volta accesa la fornace con il crogiolo all'interno mediante la pinza si introducono dei pezzi, possibilmente dare prima una pulita a questi pezzi lavadoli dalla sporcizia, olio, di solito hanno del silicone ed eventuali parti in plastica, togliere viti e quantaltro. Nell'ntrodurre il pezzo fare in modo che la vernice che di solito li ricopre possa bruciare completamente. Sto parlando della prima fusione. Non si fa mai una colata con la prima fusione, questa serve a produrre dei lingotti che successivamente verranno rifusi per fare la colata utile. Questo perchè con la prima colata appunto si riesce in parte a depurare l'alluminio dalle impurità. Infatti le scorie si separano, una parte andando sul fondo e l'altra galleggiando in superficie. Una volta fuso dovremo, mediante il cucchiaio, asportare le scorie. Il crogiolo va tirato fuori quando l'alluminio ha raggiunto il colore arancio. Estrarre con il forcipe con rapidità ma molta attenzione. Mi raccomando l'uso della mashera, guanti in kevlar, grmbiule di cuoio e stivali di cuoio. Evitate di eseguire questa operazione su pavimento in cemento. Su questo tipo di pavimento l'alluminio eventualmente versato schizza e rotola copiosamente, mettendo a rischio la vostra incolumità. Eventalmente alcuni consigliano di spargere sul pavimento uno strato di sabbia. Poggiare il crogiolo all'interno dell'anello del portacrogiolo, tirare su, bloccare, e versare negli stampi, per formare i lingotti. Io uso le formine per i plunkake, si trovano al supermercato. Un consiglio rovesciare gli stampini non appena i lingotti si sono solidificati, ma ancora molto caldi. Se si lasciano raffreddare completamente non si riesce più ad estrarli dalle formine. bisogna tagliare la lamiera. Se si sega in due un lingotto di prima fusione, si vedrà che contiene numerose cavità ed impurità. Quelli di seconda fusione migliorano decisamente. Alla seconda fusione si parte con il crogiolo già pieno di lingotti. Molti consigliano invece di accendere la fornace e con il coperchio chiuso mettere i lingotti sopra questo per un preriscaldamento che fondamentalmente serve ad allomtanare l'umidità dai lingotti. Infatti uno dei problemi che si incontrano è la presenza di bollicine all'interno dell'alluminio, più o meno visibili, comunque la presenza di microporosità, che naturalmente va a peggiorare le caratteristiche meccaniche ed anche la possibilità di avere delle finiture accettabili alla lavorazione del pezzo. Queste sono dovute alla presenza nella massa di idrogeno che si sprigiona dall'acqua. Da dove proviene quest'acqua? Dai lingotti umidi, dalla fornace (ecco forse l'utilità del preriscaldamento) dalla sabbia o dalla tempra che si da sul polistirolo non ben ascitta ecc. Quindi eliminare tutta l'acqua possibile significa avere meno porosità e quindi un metallo più pregiato. Se si volesse avere un alluminio quasi esente da idrogeno bisognerebbe far gorgogliare nella massa liquida un gas inerte, l'argon che si usa per la saldatura al tig va benissimo. Naturalmente ci vuole la bombola di argon , il riduttore, un tubo flessibile ed all'estrmità un tubicino di acciaio inox da immergere nella fusione. Una soluzione più pratica ed economica è l'uso, come degassante, del carbonato di sodio, la vecchia soda solvay, che si può trovare facilmente nelle ferramenta a due soldi. C'è un'ultima cosa da dire ed è l'uso del flussante, si può usare del sale iposodico, quello che usano gli ipertesi, una miscela di cloruro di potassio (66%) e di cloruro di sodio (33%), più difficile da trovare, che serve ad abbassare il punto di fusione dell'alluminio e quindi renderlo più fluido, specialmente se si hanno parti sottili e magari ricche di particolari da realizzare.