Quando un appassionato di meccanica, magari un po’ inesperto, pensa ad un utensile versatile come un tornio parallelo, crede che con esso possa creare tutto ciò che ha in mente e pensa che i soldi investiti nel suo acquisto bastino a coprire quasi ogni sua necessità. In realità la macchina utensile in se stessa è, direi, la punta dell’iceberg!
Per renderla veramente adatta ad ogni esigenza realizzativa, bisogna dotarla di un gran numero di accessori, piccoli o grandi che siano, senza i quali il lavoro può risultare addirittura impossibile o molto frustrante!
L’accessorio di cui parliamo in questo articolo è la contropunta rotante. Certo in commercio ne esistono di ogni dimensione e genere, ma con qualche materiale trovato nel cassetto del recupero, ci si può cimentare nella sua realizzazione, divertendosi ed anche risparmiando parecchi soldi!
In questo caso in laboratorio era a disposizione una contropunta fissa, abbastanza grossa, adatta a parecchi lavori, ma si sentiva la necessità di averne una più piccola e con la cuspide rotante per le realizzazioni di parti più piccole.
La contropunta infatti serve a sostenere il pezzo in lavorazione a sbalzo, quando ad esempio, c’è il pericolo che esso possa flettersi o addirittura piegarsi, durante la tornitura, per effetto della forza trasversale applicata dall’utensile.
Il còdolo della contropunta deve essere a cono. I coni hanno una dimensione standardizzata M1, M2, M3.. ecc (che stà per cono Morse 1.. 2 .. ecc), in questo caso ci necessitava un cono Morse 2.
Un metodo veloce ed accurato per ricostruire un cono esattamente è … copiarne uno commerciale! Quindi si è proceduto a regolare l’angolo della slitta trasversale sulla base di un cono M2 già in dotazione. La foto sottostante mostra il metodo di regolazione tramite un porta comparatore realizzato sempre nel laboratorio (altro accessorio molto utile!).
L’uso è piuttosto semplice: si posiziona la slitta trasversale fino a che l’ago del comparatore rimane immobile spostando il carro lungo tutta la lunghezza del cono. In questo modo si è sicuri di aver posizionato l’angolo della slitta esattamente coincidente con quello del cono da riprodurre.
Nella foto lato destro, si vedono le parti realizzate:
E nelle foto in basso si può vedere la contropunta realizzata pronta all’uso e la stessa montata nella controtesta del tornio.